“Nessuno sviluppo può avvenire sulla base del disprezzo dei luoghi, della loro vendita all’incanto, dagli stupri industriali della modernità a quelli turistici della postmodernità. Guardare i luoghi significa averne cura, riguardo, ricostruire, attraverso la pietas, i beni pubblici, quei beni che appartengono a tutti e che sono insieme veicolo di identità, solidarietà e sviluppo”.
“Parco Comune dei Frutti Minori”, oltre che un percorso fisico di cui fruire, è l’esplorazione di una visione portata avanti a Castiglione d’Otranto, sin dal 2013, da Casa delle Agriculture assieme ad una vasta rete sociale e istituzionale. È un reticolato di tratturi e strade vicinali liberato da discariche abusive e “zone avvelenate”, grazie ad un’azione costante di presidio e bonifica, coltivazione delle terre abbandonate, valorizzazione dell’agrobiodiversità.
Questo anello, che cintura l’abitato per 12,7 km, oggi, dunque, è “Parco”, cioè area naturale e rurale che, nonostante l’assenza di riconoscimento formale, è soggetta a tutela derivante dalla cura quotidiana dei suoi cittadini. Oggi è “Parco Comune”, cioè bene comune, a titolarità diffusa, in parte pubblica e in parte privata, studiato nelle sue peculiarità botaniche, storiche, economiche e di memoria per essere reso fruibile a tutti. Oggi è “Parco Comune dei Frutti minori”, che mette al centro – fisicamente – piante e colture tradizionali a rischio estinzione, base per secoli di un’economia contadina di sussistenza, ma anche – idealmente – persone, territori e pratiche relegate ai margini dalla cultura dominante, minoritari appunto, quasi espunti dalla società e dall’economia: persone con disabilità, migranti, anziani, bambini, comunità rurali, agricoltura naturale, tutti tasselli fondamentali del processo di innovazione sociale in corso a Castiglione d’Otranto, dove “chi semina utopia raccoglie realtà”.
Per prenotare una visita con le “Guide della Restanza”, una camminata “a passo d’asino” in compagnia del nostro asino di Martina Franca, un’escursione con degustazioni di prodotti del Parco comune dei frutti minori oppure per noleggiare biciclette, potete contattarci nei seguenti modi:
Percorso pianeggiante di cui in asfalto 90%, sterrato battuto compatto 10%
Percorso con pendenze modeste di cui sterrato battuto/compatto 70%, sterrato pietroso 30%
Percorso con pendenze, di cui sterrato/sterrato pietroso 30%, asfalto/pianura 70%
Percorso pianeggiante di cui sterrato compatto/sterrato pietroso 40%,
Percorso interamente su asfalto con leggere pendenze
“Parco comune dei frutti minori” (Pcfm) è pensato per offrire un’esperienza inedita e inclusiva nelle aree rurali del territorio, da ri-guardare a piedi, in bicicletta, a cavallo oppure “a passo d’asino”.
Il Parco è composto da cinque itinerari: ognuno di questi è rappresentato da un simbolo e da un colore distintivi ed è fruibile anche singolarmente. L’utilizzo di una segnaletica unitaria, attraverso codici univoci e comprensibili dai diversi fruitori, integra il Pcfm con la rete dei sentieri del Parco regionale Costa Otranto- S.M.di Leuca- Bosco di Tricase (http://www.sentierinelparco.it/).
Le indicazioni sulla distanza sono calcolate in linea retta, considerando solo il percorso di andata (dal punto di partenza al punto di arrivo, senza considerare il ritorno). Il tempo di percorrenza indicato è una stima basata su un’andatura media di passeggiata.
Su ogni itinerario sono indicati, inoltre, i punti di interesse storico, botanico, produttivo: è un modo per far capire che non è vero che “non c’è niente” nelle campagne che ci circondano, che, invece, abbondano in agrobiodiversità, storia e nuove esperienze di sostenibilità.
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Tutti gli itinerari possono accogliere la pratica dell’escursionismo nelle sue diverse attività: quelle a carattere pedonale come il trekking e l’escursionismo propriamente detto; quelle legate all’uso della bicicletta, sia su strada asfaltata (percorsi promiscui ciclabili e veicolari) che su pista in terra battuta (mountain biking); quelle legate all’uso di animali da trasporto (cavalli o asini).
Di tutti gli itinerari si è cercato di garantire la fruizione accessibile nei seguenti modi:
– attraverso il posizionamento lungo il percorso di sensori NFC (Near Field Communication), una tecnologia che permette la comunicazione wireless a corto raggio. È attivabile tramite smartphone: per verificare se è presente sul proprio dispositivo, bisogna controllare se l’icona NFC è presente scorrendo dall’alto verso il basso e visualizzando il menu a tendina oppure se è all’interno delle impostazioni del proprio cellulare. Avvicinando lo smartphone ai sensori presenti sulla segnaletica ambientale del Parco, si renderanno“parlanti” tratturi, strade e luoghi: si attivano così, infatti, le audioguide per facilitare la fruizione a persone cieche e ipovedenti, ma anche a chi volesse ascoltare camminando o pedalando.
– tramite il posizionamento lungo il percorso di qr code, che rinviano al sito internet www.casadelleagriculture.com sul quale, per ogni itinerario, sono riportati, in lingua italiana e inglese, i dettagli sui livelli di difficoltà; gli approfondimenti storici e ambientali; le narrazioni in audioguida; le spiegazioni in LIS per persone sorde; le descrizioni in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), metodo di comunicazione che utilizza simboli, immagini e parole per aiutare le persone con difficoltà di comunicazione.
– garantendo la trasparenza delle informazioni sulle difficoltà di percorrenza di ogni singolo itinerario. Dagli “Esercizi di Inclusione” svolti assieme alla comunità locale nella primavera 2024, è emersa la necessità di dettagliare tali dati non solo per le persone con difficoltà motoria, ma anche per ognuna delle disabilità per le quali è stato possibile acquisire spunti e suggerimenti. Questo sforzo vuole rendere il Pcfm un autentico strumento di inclusione sociale. Tale bagaglio di informazioni sarà via via implementato nel corso del tempo grazie al contributo dei fruitori.
– prevedendo le cosiddette “vie di fuga”, vale a dire la possibilità di tornare indietro alla fine di ogni itinerario, senza necessariamente dover percorrere l’intero tracciato di 12,7 km. Dagli “Esercizi di inclusione”, infatti, è emersa la necessità di rendere il percorso fruibile anche per segmenti più piccoli, coincidenti con i singoli itinerari.
– attraverso il noleggio di biciclette attrezzate anche per il trasporto di bambini di diversa età e la possibilità di prenotare l’utilizzo di una sedia Joelette per coloro che hanno una disabilità motoria.
– attraverso l’adeguata preparazione, anche sui temi dell’accessibilità e del linguaggio inclusivo, delle “Guide della Restanza”, gruppo di accompagnatori appositamente formato durante uno specifico corso tenuto nella primavera 2024 con la supervisione del Parco regionale costa Otranto-S.M.di Leuca-Bosco di Tricase.
Il fruitore è tenuto a prestare particolare attenzione ad eventuali interruzioni dei sentieri, temporanee o permanenti, poste in essere dagli enti preposti.
La percorrenza del sentiero è un atto diligente legato al proprio senso di responsabilità. È importante che i fruitori adottino comportamenti consapevoli per garantire la sicurezza personale e la tutela dell’ambiente circostante. Vi invitiamo a considerare attentamente il pericolo di inciampo e caduta al suolo: è dovere di ognuno prestare attenzione ai tratti accidentati o scivolosi, utilizzare calzature adeguate e fare attenzione ai passaggi irregolari.
È fondamentale rispettare le seguenti norme durante l’esperienza lungo il Pcfm, al fine di preservare la bellezza e l’integrità dell’ambiente circostante:
tel. 348/5649772-328/5469804
mail: ass.casadelleagriculture@gmail.com
pec: casadelleagriculture@pec.it
tel. 366/5471708 (Mulino di Comunità)
mail: coop.casadelleagriculture@gmail.com
pec: coopcasadelleagriculture@pec.it